Non so, magari già tutti hanno appreso la notizia, ma non mi dispiace che giri anche su finoaquituttobene: venerdì 27 è morto Giovanni Pesce - nome di battaglia Visone. Per starmene il più lontano possibile dai toni della retorica resistenziale ricordo solo - per chi non lo conoscesse - che fu Medaglia d'Oro della Resistenza. Dell'uomo dietro al partigiano possiamo conoscere qualcosa dalla lettura dei suoi libri, sopra di tutti ovviamente Senza tregua! (qui scaricabile il libro intero), fondamentale opera resistenziale che ha il pregio di mostrarci il travaglio materiale ed esistenziale di donne ed uomini della resistenza, aiutandoci a sottrarre quelle pagine della nostra storia dalla retorica degli Eroi (sic!), resi simulacri di combattenti.
Giovane emigrante, quindi comunista, quindi volontario in Spagna. Prigioniero e al confine (a Ventotene) nell'Italia fascista, fu poi attivo prima a Torino e poi a Milano sotto la direzione del comando generale delle Brigate Garibaldi nella costituzione e direzione dei GAP (Gruppi Azione Patriottica), partecipando direttamente in ultimo alla liberazione di Milano.
L'ultima volta che nella mia vita davanti ad una scheda elettorale segnai con una croce un simbolo con falce+martello fu solo per la sua presenza nella lista elettorale, visto anche che in Italia in questi anni nessuno di "quelli che contano" e possono hanno spinto per la sua elezione a senatore a vita.
Come si sarebbe detto una volta, cordoglio per il compagno e partigiano Giovanni Pesce.
lunedì, luglio 30, 2007
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