"Da trentacinque anni il manifesto rappresenta un caso unico nel panorama editoriale italiano e non solo. Nessun padrone se non la cooperativa dei lavoratori che lo mettono ogni giorno in edicola, stipendi (bassi) uguali per tutti, un giornalismo politico indipendente e autogestito specchio delle trasformazioni che hanno segnato questi anni ... "
"Ci risiamo", tutti i lettori de il manifesto probabilmente l'hanno pensato quando hanno letto che il quotidiano è nuovamente in crisi finanziaria... ma probabilmente il fatto è che non ne è mai uscito, anche quando lanciava campagne per salvarlo dalla scomparsa e queste hanno funzionato in pratica si era riusciti a passare indenni da un'emergenza, ma comunque i conti generali non miglioravano. Questa volta il problema sembra ineluddibile, si rischia davvero. Così in alcuni abbiamo pensato di lanciare anche noi una colletta per mandare il nostro contributo al manifesto, una cosa fra amici senza pretese. Però ci sembra importante, perchè se il manifesto non è e sarà il giornale perfetto, se spesso girano un poco le palle per certe posizioni (tipo una deriva un pò lavorista sulla questione precarietà), la sua scomparsa ci lascerebbe imbarazzati a presentarci all'edicola a chiedere un quotidiano.
Io il manfo - nomignolo più confidenziale - lo leggo da un botto, precisamente dal 1994, e qui invito gli internauti che passano da finoquituttobene a mettere una mano sul cuore e una sul portafoglio.
Insomma, io non riesco a immaginarmi una colazione degna senza il manifesto.
Qui ci spiegano come sono saltati i conti, nonchè come dare una mano.
"Ci risiamo", tutti i lettori de il manifesto probabilmente l'hanno pensato quando hanno letto che il quotidiano è nuovamente in crisi finanziaria... ma probabilmente il fatto è che non ne è mai uscito, anche quando lanciava campagne per salvarlo dalla scomparsa e queste hanno funzionato in pratica si era riusciti a passare indenni da un'emergenza, ma comunque i conti generali non miglioravano. Questa volta il problema sembra ineluddibile, si rischia davvero. Così in alcuni abbiamo pensato di lanciare anche noi una colletta per mandare il nostro contributo al manifesto, una cosa fra amici senza pretese. Però ci sembra importante, perchè se il manifesto non è e sarà il giornale perfetto, se spesso girano un poco le palle per certe posizioni (tipo una deriva un pò lavorista sulla questione precarietà), la sua scomparsa ci lascerebbe imbarazzati a presentarci all'edicola a chiedere un quotidiano.
Io il manfo - nomignolo più confidenziale - lo leggo da un botto, precisamente dal 1994, e qui invito gli internauti che passano da finoquituttobene a mettere una mano sul cuore e una sul portafoglio.
Insomma, io non riesco a immaginarmi una colazione degna senza il manifesto.
Qui ci spiegano come sono saltati i conti, nonchè come dare una mano.
1 commento:
Carissimo sono una che collabora al Manifesto. Ho messo mano alla penna perchè non potevo mettere mano al portafoglio. Posso dirti una cosa da quasi interna, se vuoi davvero aiutare il Manifesto...devi cominciare tu (e i tuoi amici di colletta) a tirare le orecchie del giornale. Dovete inondarli di mail. Il giornale deve migliorare nei contenuti. C'è una crisi di idee, di creatività, più che di soldi....quella c'è sempre stata, si è sempre supearata. Ma ora manca la testa, a volte il cuore. Quindi inondateli di mail. Fate capire che il popolo pretende.
Un bacio e grazie per il tuo sostegno.
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