mercoledì, dicembre 19, 2007

Ottantaquattro anni dopo il Gleno

Poche settimane fa - il primo dicembre - correva l'ottantaquattresimo anniversario del Disastro del Gleno, con cui si identifica l'evento tragico che nel 1923 sconvolse la Valle di Scalve (Bg) e i paesi a valle di questa, coinvolgendo anche paesi della Valle Camonica. Diversamente che da altri gravi disastri che sono ben presenti nella nostra menoria storica, questa vicenda risulta invece poco conosciuta, in primo luogo penso per la lontananza nel tempo dell'evento: ma di cosa si trattò? Il mattino del I gennaio 1923 una diga costruita all'imbocco della Valle del Gleno, oramai terminata, cedette sotto la pressione dell'acqua.

Vennero coinvolti molti paesi, tra cui il mio paese di origine che si vide portati via una decina fra uomini e donne per lo più presso la centrale elettrica del paese, oltre che il cimitero allora sito nelle prossimità del torrente. Il crollo fu provocato dai materiali scarsi utilizzati nell'opera, oltre che da probabili errori di progettazione.
I morti ufficiali furono 356, altre stime parlano di 500 vittime.

Senza valutare il peso che quelle genti di montagna già pativa per le dure condizioni di vita, le conseguenze di questa tragedia certo saranno perdurate per anni. Unica compensazione per la popolazione: la visita del Re "nano" e del vate D'Annunzio.


Per chi volesse saperne di più linko la sezione dedicata al disastro su un portale dedicato alla Val di Scalve che ha il pregio di contenere molto materiale.

Lo trovate
qui.

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