Dopo di che, per presentarmi oltre questa banale coincidenza, avevo scritto una e-mail in cui racconto come ero giunto alla "scoperta" della suddetta intervista: una modalità serendipica che da un libro acquistato al mercatino dei Gaudenti mi aveva portato ad alcuni reportage di John Reed, quindi alla strage di famiglie operaie nella lotta dei minatori del Colorado (1914), a Ludlow per la precisione. Quindi via di nuovo con altre connessioni: storici militanti statunitensi, Karl Marx and the Iroquais di F. Rosemont, per finire con la scoperta degli Ethnological Notebooks dello stesso Marx... ed ecco comparire l'intervista ai Wu Ming. Un viaggio mentale colmo di sollecitazioni e storie in cui scavare.
Béh, la mia e-mail è piaciuta ai Wu Ming e ora si trova come spunto di discussione sul Livello 2 del sito di Manituana (il livello cioé a cui si accede solo rispondendo a una domanda inerente il romanzo stesso, quindi dedicato a coloro che hanno già letto Manituana). Mi sembra giusto quindi raccontare anche qui un pò più dettagliamente il mio "viaggio serendipico" proprio attraverso la stessa mail, che in effetti mi sembra diretta e assente da affettazione, quindi particolarmente riuscita (la trovate al prossimo post). Nel frattempo invito tutti i lettori di Manituana che seguono finoaquituttobene nella sezione Conversazioni del Livello 2...
(frnc)
Nessun commento:
Posta un commento