In Giappone pare sia ultimamente attiva una corrente fotografica chiamata haikyo, in cui ad essere impressionate sulla pellicola o salvate su una memoria digitale sono le città in rovina del Giappone industriale: i palazzi diroccati, i vecchi luna-park, le stanze abbandonate di fretta di qualche hotel...
Fino a qualcosa di più sbalorditivo, un'intera isola ora abbandonata - nella foto a lato - ma che fino a una trentina di anni fa ospitava qualche migliaio di donne e uomini, che li vivevano e lavoravano nelle miniere. Una volta che queste ultime sono state chiuse l'isola è stata completamente abbandonata, così la natura ha iniziato a riprendersi quello che le era stato sottratto a suo tempo, trasformando l'isola in un perfetto non-set per i fotografi haykio. L'isola si chiama Hashima, sulla costa di Nagasaki, ed è ufficialmente non accessibile liberamente.
Ho cercato un pò in Rete ed ecco che subito è saltato fuori il sito di Hiroyuki Tsuzuki, fotografo haikyo, che con le sue immagini rende tutto il fascino di questi luoghi che evocano mondi futuribili, così simili a quelli visti nei film catastrofisti e, soprattutto per i giapponesi, sugli anime.
Nella cultura giapponese leggo che non si dà valore a ciò che è vecchio, una qualità questa che pare non sia apprezzata e poco accettata. Certo queste immagine, così come l'interesse verso questi luoghi, avranno certamente a che fare con il fatto che la società giapponese sia "vecchia" e oramai in declino.
Queste sotto sono una selezione personale e parziale di fotografie, voi fatevi un giro direttamente sul sito di Hiroyuki... e vedete come ve la cavate con il giapponese (a partire da quelli che penso siano i titoli delle foto).
martedì, dicembre 11, 2007
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