giovedì, ottobre 19, 2006

Negli Stati Uniti di fatto abolito l'Habeas Corpus


Alcuni giorni fa, con precisione il 17 ottobre 2006, il presidente statunitense George W. Bush ha firmato l'approvazione del Military Commissions Act of 2006 che di fatto abolisce l'Habeas Corpus e quindi garantisce un potere pressoché assoluto allo Stato. Che cosa è l'Habeas Corpus? Su Wikypedia alla voce Habeas Corpus:

"Comunemente con habeas corpus ci si riferisce a un particolare tipo di ordine denominato (in inglese writ), in forma completa, habeas corpus ad subjiciendum; esistevano tuttavia altri tipi di writs dello stesso tipo, quale il writ habeas corpus ad testificandum.

Il writ di habeas corpus è detto anche Great writ per la sua importanza fondamentale nel sistema di diritto inglese. La sua importanza può meglio essere compresa se si considera che nel diritto delle origini ogni suddito poteva essere soggetto a una pluralità di giurisdizioni locali e signoriali, le quali tutte potevano disporre fisicamente del soggetto. Con l'emissione del writ di habeas corpus una corte reale poteva ordinare a qualsiasi altra giurisdizione la consegna del prigioniero garantendolo dall'arbitrio signoriale."

Chiaro? Ma richiamiamo anche un pò della sua storia:

"Il writ di habeas corpus è citato nelle fondi di diritto inglese (Blackstone) fin dal 1305, sotto il regno di Edoardo I, per quanto anche anteriormente a tale data fossero stati emessi writs di contenuto analogo."

Il 27 maggio 1769 venne promulgato l'Habeas Corpus Act per ripristinare l'efficacia di questo strumento che nel frattempo le pratiche delle corti di giustizia avevano indebolito, l'incipit del documento recita: "Whereas great delays have been used by sheriffs, gaolers and other officers, to whose custody, any of the King's subjects have been committed for criminal or supposed criminal matters, in making returns of writs of habeas corpus to them directed, by standing out an alias and pluries habeas corpus, and sometimes more, and by other shifts to avoid their yielding obedience to such writs, contrary to their duty and the known laws of the land, whereby many of the King's subjects have been and hereafter may be long detained in prison, in such cases where by law they are bailable, to their great charges and vexation."

Dal corpus legislativo inglese questo principio fondamentale è stato poi applicato in tutte le costituzioni occidentali, fino ad essere inserito il 10 dicembre 1948 nella Dichiarazione Universale dei Diritti del Uomo, che all'articolo 9 recita: "Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, trattenuto o esiliato."

La questione emerge qui con tutta la sua forza, ma molti ricorderanno che lo stesso presidente G. W. Bush forzò ampiamente questo principio immediatamente dopo la strage delle Twin Towers con l'approvazione del Patriot Act, ma soprattutto con la materializzazione di strutture carcerarie quali Guantanamo. Interessante proporre qui il link con un articolo del 2004 che compare sul sito dell'Associazione italiana dei costituzionalisti e che segnala quali poteri assolutamente straordinari il George W. Bush abbia introdotto nell'ordinamento statunitense con una serie di atti governativi.
I provvedimenti adottati in quel contesto hanno fornito:
  1. la possibilità di intercettare, registrare ed utilizzare le comunicazioni telefoniche a fini giudiziari senza autorizzazione preventiva di un giudice;
  2. l’autorizzazione per i servizi di sicurezza e di informazione di condividere le informazioni,ivi comprese le registrazioni di ascolto telefonico ,senza autorizzazione preventiva di un magistrato ;
  3. l’estensione a 90 giorni della possibilità di procedere a delle intercettazioni telefoniche nel quadro di una inchiesta ,senza l’autorizzazione del magistrato;
  4. l’eliminazione dell’obbligo di dichiarare la posizione sotto controllo di un sospetto nell’ambito delle intercettazioni relative a temi di sicurezza nazionale;
  5. l’obbligo per tutti gli operatori di internet di concedere informazioni confidenziali su semplice domanda delle forze di polizia o dei servizi di sicurezza,senza l’autorizzazione di un magistrato ;
  6. la possibilità dell’esecutivo di far giudicare i terroristi catturati da tribunali militari a porte chiuse ,senza le garanzie usuali dei procedimenti giurisdizionali.
Impressionante, vero? Molto peggio delle maledette leggi speciali introdotte in Italia a partire dagli anni '70, soprattutto quando normalmente ci si riferisce agli Stati Uniti come alla più grande (a questo punto forse per dimensioni?) democrazia del mondo.

Di seguito a proposito del Military Commissions Act of 2006 il commento dell'Associazione U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome che giustamente oltre a rendere nota la loro preoccupazione come cittadini statunitensi si chiedono se il Ministero degli Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i cittadini italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti...
perché, a questo punto, come si decide chi è
un "combattente nemico illegale"?

Avviso per i viaggiatori diretti verso gli Stati Uniti

Per noi cittadini statunitensi, il giorno 17 ottobre 2006 verrà ricordato come un giorno nero nella storia del nostro paese, il giorno in cui il presidente George W. Bush ha firmato il Military Commissions Act of 2006. Questa nuova legge, autorizzata dal Congresso (altro giorno nero ...), conferisce poteri senza precedenti al presidente per imprigionare chiunque egli dovesse ritenere un "combattente nemico illegale" e processarlo attraverso commissioni militari.

In conseguenza di questa legge, ci si chiede se il Ministero degli Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i cittadini italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti. Tale avviso dovrebbe spiegare che la nuova legge lascia al presidente decidere, secondo una definizione vaga ed ambigua, chi è un "combattente nemico illegale".
Questa definizione comprende non solo chi si è impegnato in atti ostili contro gli Stati Uniti o i suoi co-belligeranti, ma anche chi intenzionalmente e materialmente sostiene tali ostilità. Le prove al
riguardo non devono essere rese pubbliche.

L'avviso dovrebbe sottolineare che i cittadini non statunitensi definiti come "combattenti nemici illegali" potrebbero essere arrestati, anche senza capi d'accusa, e imprigionati a tempo indeterminato. La nuova legge, infatti, elimina il diritto all'habeas corpus, ossia il diritto di contestare i motivi della propria detenzione davanti a un tribunale civile.

Secondo i termini di questa legge, se e quando il detenuto viene processato ciò sarà attraverso una commissione militare istituita dal Ministro della Difesa o da altro ufficiale militare e sarà composta di giudici e avvocati militari. Il detenuto non godrà delle protezioni legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. Può non essere informato delle prove contro di sé e sono ammissibili anche le prove ottenute con metodi ritenuti equivalenti alla tortura. Le "tecniche di interrogatorio" applicabili verranno decise da Bush e non saranno rese pubbliche. Inoltre, la possibilità di ricorrere in appello è stata quasi del tutto eliminata, e gli appelli che si basano sulle Convenzioni di Ginevra veranno respinti.

Infine, l'avviso dovrebbe ricordare ai viaggiatori che nel gennaio del 2006 la Kellogg, Brown & Root, filiale del gruppo Halliburton, ha vinto un contratto per 385 milioni di dollari per costruire negli Stati Uniti centri di detenzione, le cui località non sono state rivelate, da utlizzare, come si legge in un comunicato stampa della KBR, per "lo sviluppo rapido di nuovi programmi".

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie