Per chi non la conoscesse la Val di Mello è una valle laterale della Valtellina, poco lontano da Sondrio. E' una valle alpina di splendide pareti rocciose e boschi, molto conosciuta nell'ambiente alpinistico (visto che alle alte quote vi sono ancora ghiacciai) e in particolare in quello del free-climbing. Infatti, la Val di Mello è stata terra mitica per l'arrampicata libera in particolar modo per ciò che rappresentarono le sue placche rocciose per una generazione di "arrampicatori" che negli "anni della contestazione" rinnovò le motivazioni e il senso di questa discliplina.
Oggi la Val di Mello è in pericolo: la Geogreen S.p.a. ha sviluppato un progetto che prevede la captazione di ogni torrente che alimenta la Val di Mello, ovviamente a scopi industriali... Quello che segue è l'appello del Comitato in difesa della Val di Mello, in cui fra l'altro ci viene spiegato come è potuta sfuggire a questo destino negli anni passati in cui l'Enel in primis ha sfruttato massicciamente ogni fonte idrica in ogni valle alpina.
Al seguente link trovate una petizione che vi invito a firmare per fermare il progetto:
Petizione Val di Mello
Il comitato in difesa della Val di Mello ha iniziato la raccolta firme contro il progetto della Geogreen spa di captare TUTTI i torrenti che alimentano la Val di Mello.
Progetto folle, sconcertante dal punto di vista ambientale, paesaggistico, turistico e storico. Becero anche prettamente dal punto di vista economico andando a compromettere irrimediabilmente il turismo che è la fonte principale di sostentamento delle popolazioni locali.
La Val di Mello piccola Valle Monumentale riconosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie qualità paesaggistiche, si è salvata negli anni sessanta dalle captazioni dell'Enel, dalle speculazioni edilizie, dalle cave, dalle strade, dalle arginature in cemento... Da quarant'anni è tutelata da leggi dello stato:
Decreto Ministeriale del 16 novembre 1973 che la individua come "zona di notevole interesse pubblico: un quadro panoramico alpino di rara bellezza e incontaminato con magnifica vegetazione di faggi, abeti e betulle formato in primo piano da verdi pascoli e acclivi e ricchi di acque, tesi verso i monti che seguono la valle, punteggiato da massi erratici e da casolari sparsi e malghe che costituiscono un suggestivo e caratteristico aspetto, fuso con la natura, avente valore estetico e tradizionale".
Diventata area SIC (Sito di Interesse Comunitario), facente parte del Nascente Parco del Bernina Badile Disgrazia, promossa a Monumento Naturale... Questo patrimonio ambientale non può finire nel 2006 distrutto per l'interesse speculativo di una ditta privata.
Salvare la Val di Mello è una questione di "buon senso" è un dovere di ogni cittadino, è una forma di riscatto verso tutte le speculazioni che hanno devastato il nostro territorio è fissare un punto oltre il quale non si può andare. Per la nostra dignità e per lasciare alle future generazioni l'ultimo meraviglioso giardino delle nostre Alpi.
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