Sabato le cronache hanno registrato un corteo numeroso e rumoroso, colorato e determinato. La giornata contro la violenza sulle donne ha visto dunque il materializzarsi di un forte movimento che ci fa sperare bene per il futuro. La querelle su "uomini sì-uomini no" montata - in parte ad arte - nei giorni scorsi mi ha lasciato piuttosto freddo, ritengo infatti del tutto legittimo la richiesta fatti agli uomini di non partecipare e meno legittima la reazione di stizza di molti di questi: c'è spazio ogni giorno per contrastare il machismo da dentro la pancia del mostro. Così come mi è sembrata completamente giustificata la reazione decisa di un corteo che non aveva intenzione di cedere alle dirette televisive e ai commenti delle "politiche" la determinazione della propria identità.
Il contributo che segue è stato postato sulla mailing-list precog da Anna Simone e mi sembra bene esprima ciò che è successo sabato per le vie di Roma. (frnc)
Rosa, giallo, blu, celeste...no pink come pensate che siamo. Tutte, tante, colorate, felici di poterci abbracciare, convinte della scelta "separatista" che non abbiamo vissuto in quanto tale. Infatti, non si trattava di questo ma di ben altro. Diventare visibili, dire che ci siamo come movimento specifico e autonomo di contro-condotta.
E infatti la manifestazione è stata autonoma, autonoma dai partiti, autonoma dalle ministre che all'ultimo momento hanno cercato di prendersi la piazza mettendosi d'accordo con la 7, autonome da chi ci chiede di fare e compattare la "testuggine" mettendoci dietro, avanti o accanto, sole ma felici di esserlo perchè eravamo 150.000 mila e quando si elevava la nostravoce era sensuale, piacevole, bella, autonome da chi ci chiede di leggere dei testi piuttosto che degli altri, altrimenti non si sta nell'attempato star system di chi non ha più nulla da dirci, autonome da chi non ci ascolta incollandoci addosso gli stereotipi, autonome da chi ci stupra e ci violenta, autonome da chi ci vuole cucire addosso leggi che non vogliamo, autonome da tutto...
Non pink, ma gialle, rosse, verdi, brune, bionde, grigie, tutte bellissime! Soprattutto le ventenni minigonna, calze a righe e rabbia mista a gioia, divertimento e incazzature.
Loro ieri erano il nostro futuro, veloci hanno attaccato il palco della sette che non aveva rispettato gli accordi, li hanno costretti ad andarsene perchè noi, come recitava uno degli innumerevoli cartelli, "saremo pure galline, ma mai pollastrine", perchè noi non crediamo nè nello Stato, nè nelle donne che firmano il pacchetto sulla sicurezza. Applausi, commozione,
abbracci, un grido unanime si è elevato da Piazza Navona, "fuori le ministre, fuori il potere".
Le ragazze occupano il palco, la piazza applaude, le ministre se ne vanno, i giornalisti de la 7 chiedono l'intervento della polizia ma non riescono ad avvicinarsi. Ancora urla: "poliziotti che cè venite a fà, a casa ce sò i piatti da lavà". Accettano e non raggiungono il palco. Compagni di amiche e compagne venuti a vedere ridono, approvano e applaudono in silenzio, una volta tanto lontani dalle luci della ribalta...La gioia della piazza di nuovo nostra è immensa, contagiosa, viva come un grande amore.
E poi stupende le donne rom, le loro bambine, le loro adolescenti con lustrini e paiellettes che ballano la danza del ventre... e le donne marocchine, le metalmeccaniche...
No pink. Bionde, brune, grigie, rosse, tutte bellissime... I bigodini vanno molto di moda, una compagna sexy schoc si è fatta addirittura un'acconciatura di bigodini che mostra spavalda contro chi ci vuole "così" (mostra un'immagine di una bambola gonfiabile).
E poi nessuna bandiera... e ancora un urlo unanime, NO al pacchetto sicurezza, "chiediamo telecamere nell'ingresso di casa e ruspe per bonificare il bagno di casa dal macho" paraculano cartelli... Veltroni razzista... ma che cè famo de stò pacchetto... e innumerevoli altre.
Anche la prima pioggia ci ha aiutate. Senza di essa una compagna non avrebbe "ombrellettato" sapientemente la Prestigiacomo e i suoi Body Guard allampanati e palestrati. Ancora un coro unanime e sensuale da Corso Cavour: "Fuori, fuori"...
Le vecchie politically correct si incazzano e dicono: "siamo tutte donne, non dovevamo cacciarle", alcune si difendono e dicono che non è questo il punto, non è la donnità ad accomunarci, ma l'antifascismo di cui il primo anello è il patriarcato...E hanno ragione. Le vecchie si arrabbieranno anche durante la cacciata delle ministre Turco, Melandri etc. ma le ventenni grideranno, di nuovo a giusto titolo, "morte alle vecchie"...
Bellissimo, insomma. Sapevo che sarebbe stata grossa ma temevo nel solito serpentone anonimo e trasversale, un pò buonista e invece no. Le ventenni de "Le mele di Eva", tantissime dietro il loro sound con Donna Summer mi hanno insegnato che abbiamo un futuro, che il femminismo o il femminile (come vogliamo chiamarlo) non è morto, nè tantomeno alberga solo nei circoli delle élite intellettuali. Che è sì spostato sulla decostruzione della norma
eterosessuale, ma non per diventare "neutri" in un mondo di "neutri". Anche perchè laddove c'è il neutro c'è sempre il patriarcato e quindi il separatismo, quello vero...
Questo movimento c'è, è forte, bello, giovane... lasciamolo crescere e agire.
Il suo demone sensuale abbatterà ogni frontiera... anche quelle dell'identità.
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