venerdì, luglio 07, 2006

mi|to|po|iè|si


mi|to|po||si
s.f.inv.
1
TS lett., creazione o elaborazione dei miti

2 TS antrop., processo di formazione in cui l’uomo manifesta l’attitudine a pensare o a interpretare il reale in termini mitologici

dal Dizionario De Mauro

La costruzione di miti è oggi - molto più che in passato - uno strumento fortissimo nel disvelare logiche di potere, così come nel fornire materiale sensibile che possa divenire poi risorsa per la costruzione d'identità collettive.
Oggi più che in passato semplicemente perchè la nostra società è altamente differenziata e complessa, non c'è informazione o conoscenza che non venga veicolata attraverso qualche
medium, tanto che il nostro generico sapere sul mondo poco ha a che vedere con le nostre esperienze dirette, ma piuttosto con narrazioni di narrazioni di narrazioni di narrazioni...

Come dire, un
mito si trova a suo agio dentro un vortice di narrazioni.

I processi mitopoietici sono così preziosi oggi perchè possono veicolare codici e rappresentazioni alternative a quelle dominanti, ma se il vortice di narrazioni si blocca, se il mito viene cristallizzato dalle rappresentazioni mainstream, cioè ripulito-ricombinato, possiamo cogliere il lato scoperto dei processi mitopoietici oggi, cioè la loro fragilità, la loro decadenza conservatrice...

Come dire, un mito si trova a suo agio solo dentro un vortice di narrazioni.

Tutto questo per dire che io amo coltivare i miei miti, vederli correre nell'immaginario sociale. Perciò considerate questi pensieri come un introduzione a un progetto che in futuro vorrei riempisse un pò il blog, di cui non so ancora il nome e che quindi non esiste.
Semplicemente vorrei offrire materiale su quelli che io penso possano essere miti e mitologie capaci in potenza di igienizzare l'infosfera, ovviamente finchè questi corrono di bocca in bocca.

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