E' un pezzo che ci penso, ci giro attorno ed addirittura ci provo. Facile sembra facile, addirittura elementare. Probabilmente avrei più difficoltà a costruire un prototelefono con due lattine di latta ed un filo che le congiunge. Eppoi si tratta solo di raccontare, di comunicare. Non è forse questa l'era della comunicazione? Non siamo noi in primo luogo performanti virtuosisti dalla bocca larga?
Probabilmente le risposte a queste due domande sono affermative, però io veramente a mettere su questo blog sto sudando metaforiche camicie. Ed è per questo che il mio primo post parla proprio di questa difficoltà, una difficoltà che forse non è nel dire, nel cosa dire e nel come dirlo ma piuttosto - e guarda caso - nel come presentarsi, nel nome da scegliere, nell'immaginare chi leggerà. Allora ho pensato che l'unica cosa da fare era iniziare, senza badare troppo alla forma e alla coerenza, per scrivere e segnalare le parecchie cose che capitano a mano, naso, occhi e orecchi. E non solo.
Un proposito iniziale: provare per un mese - fino al 22 aprile - a utilizzare questo spazio e a farlo funzionare.
Probabilmente le risposte a queste due domande sono affermative, però io veramente a mettere su questo blog sto sudando metaforiche camicie. Ed è per questo che il mio primo post parla proprio di questa difficoltà, una difficoltà che forse non è nel dire, nel cosa dire e nel come dirlo ma piuttosto - e guarda caso - nel come presentarsi, nel nome da scegliere, nell'immaginare chi leggerà. Allora ho pensato che l'unica cosa da fare era iniziare, senza badare troppo alla forma e alla coerenza, per scrivere e segnalare le parecchie cose che capitano a mano, naso, occhi e orecchi. E non solo.
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