Potrebbe questa essere presa come una marketta. Infatti presento un libro che non ho ancora letto, anche se ci sono tutti i motivi per pensare che sarà una buona lettura. Direte che non è abbastanza, che potrei sbagliarmi. Infatti la vera ragione per cui presento questo libro è l'interesse verso il gruppo M.A.R.C.U.S.E. che lo ha redatto.
Questo gruppo francese di giovani sociologi, filosofi, psicologi e medici nasce con il movimento dei movimenti e si pone come obiettivo la critica della società consumistica, a partire dalla pubblicità che è l'obiettivo esplicito della critica di questo libro. Per chi mi conosce sa che "ovviamente" apprezzo un collettivo che si muove sulla strada della produzione di sapere critico, che si fa carico insomma di costruire delle rappresentazioni della realtà che siano utili strumenti per contrastare le rappresentazioni dominanti, che si lanci nella guerra dei codici e che ci possa indicare delle possibili vie di fuga.
Questa di seguito è la presentazione dell'edizione italiana del libro:
Da quando è comparsa, la pubblicità ha continuato a estendere il suo impero. Oggi si stima che siamo bombardati da circa 3.000 messaggi pubblicitari al giorno. Eppure il vero problema non è questo eccesso, che a quanto pare non ha ancora raggiunto il suo limite, ma il potere – economico, politico, culturale – conquistato dalla pubblicità, che è riuscita a trasformare lo spazio pubblico in un catalogo pubblicitario. Nata come strategia commerciale al servizio dell'economia, la pubblicità ha ampiamente travalicato l'ambito della propria competenza arrivando a plasmare un modello di vita. Essa è parte fondante del modo di vita occidentale, del suo consumismo forsennato, del suo saccheggio ambientale. E controlla settori chiave, come l'informazione.
Non è dunque un caso se proprio la pubblicità è stata presa di mira dai nuovi movimenti di contestazione radicale come il movimento anti-pub francese o l'americano adbuster: attaccando la pubblicità – e chi la fa – si attacca uno dei gangli vitali della società moderna.
Il libro è edito da Eleuthera e qui trovate l'indice.
Questo gruppo francese di giovani sociologi, filosofi, psicologi e medici nasce con il movimento dei movimenti e si pone come obiettivo la critica della società consumistica, a partire dalla pubblicità che è l'obiettivo esplicito della critica di questo libro. Per chi mi conosce sa che "ovviamente" apprezzo un collettivo che si muove sulla strada della produzione di sapere critico, che si fa carico insomma di costruire delle rappresentazioni della realtà che siano utili strumenti per contrastare le rappresentazioni dominanti, che si lanci nella guerra dei codici e che ci possa indicare delle possibili vie di fuga.
Questa di seguito è la presentazione dell'edizione italiana del libro:
Da quando è comparsa, la pubblicità ha continuato a estendere il suo impero. Oggi si stima che siamo bombardati da circa 3.000 messaggi pubblicitari al giorno. Eppure il vero problema non è questo eccesso, che a quanto pare non ha ancora raggiunto il suo limite, ma il potere – economico, politico, culturale – conquistato dalla pubblicità, che è riuscita a trasformare lo spazio pubblico in un catalogo pubblicitario. Nata come strategia commerciale al servizio dell'economia, la pubblicità ha ampiamente travalicato l'ambito della propria competenza arrivando a plasmare un modello di vita. Essa è parte fondante del modo di vita occidentale, del suo consumismo forsennato, del suo saccheggio ambientale. E controlla settori chiave, come l'informazione.
Non è dunque un caso se proprio la pubblicità è stata presa di mira dai nuovi movimenti di contestazione radicale come il movimento anti-pub francese o l'americano adbuster: attaccando la pubblicità – e chi la fa – si attacca uno dei gangli vitali della società moderna.
Il libro è edito da Eleuthera e qui trovate l'indice.
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